I fornitori di software indipendenti (ISV o Independent Software Vendor) sono realtà ben radicate nel panorama dei provider e ben note per il valore che apportano alla strategia IT.
La loro forza risiede nella progettazione di soluzioni adatte a funzionare su più piattaforme hardware o sistemi informativi, il che consente alla loro offerta di raggiungere un’ampia base di clienti in vari settori, dalle start-up più innovative alle aziende che sviluppano internamente applicazioni piuttosto complesse.
Questi player si trovano però oggi a un bivio: proseguire sulla strategia on-premise o passare a erogare il loro servizio software su cloud? La risposta sembra scontata, ma solo a patto che il cambio di paradigma tecnologico risulti davvero di qualità.
Il SaaS Model per gli ISV: perché serve
Il consolidamento di una buona esperienza nella gestione di soluzioni alternative rispetto alle proposte dei grandi fornitori spinge oggi gli ISV a voltar pagina rispetto al passato, abbracciando modelli di business che fino a ieri erano appannaggio solo dei grandi vendor.
È giunto anche per loro il momento della maturità tecnologica, il che li obbliga a fare scelte strategiche sulla roadmap di sviluppo dei propri prodotti. Queste imprese si stanno infatti adattando rapidamente agli sviluppi del cloud computing, optando sempre per posizionare il proprio software su una piattaforma cloud e rinunciando alla percepita “flessibilità” del on-premise, in favore di un modello completamente gestito e a servizio per il cliente finale.
Stando alle evidenze di IDC del 2024, la spesa globale delle aziende per il cloud pubblico continua ad accelerare segnando un aumento del 36,9% nel primo trimestre del 2024 rispetto al 2023, complice la spinta degli investimenti legati al dominio dell’intelligenza artificiale, sia legati all’automation che all’infrastruttura IT in sé.
In che modo, dunque, i progressi tecnologici come l’AI e l’orientamento delle organizzazioni verso la fruizione di servizi erogati su infrastrutture cloud stanno influenzando le opportunità e le sfide degli ISV?
La strategia cloud apre a questi vendor nuove strade per lo sviluppo di software e per il posizionamento su nuovi segmenti di mercato. Occorre, però, evitare alcuni passi falsi che rischiano di bruciare tutto il vantaggio competitivo.
Difatti, un SaaS Model è essenziale per gli ISV poiché abilita un approccio più flessibile e reattivo alle richieste dei clienti. Gli ISV possono aggiornare e migliorare le loro applicazioni senza la necessità di complesse installazioni locali; la natura del SaaS Model facilita poi l'accesso a mercati globali, permettendo agli ISV di superare le barriere geografiche.
SaaS Model per gli ISV: le sfide da vincere
Come per qualsiasi altro prodotto, anche quello degli ISV deve sopravvivere a un mercato volatile e turbolento. Una sfida, questa, che può risultare particolarmente ardua per gli Independent Software Vendor di dimensione più ridotta, chiamati a destreggiarsi tra complessità crescenti in termini di sicurezza e privacy dei dati, così come nella compliance verso un insieme di normative in evoluzione sulle pratiche di gestione dei dati. Per non parlare delle sfide tecniche imposte dall’integrazione tra infrastrutture e piattaforme già esistenti.
In questo scenario, un ISV è costretto anche a fare i conti con le crescenti aspettative dei clienti, i quali richiedono soluzioni software affidabili su infrastrutture sicure, facili da usare e che offrano un valore tangibile.
Va da sé che non tutte le soluzioni basate su cloud offrono agli ISV le opportunità di innovare risultando poi appetibili sul segmento dei servizi SaaS. Uno dei requisiti per farlo è comprendere il nodo centrale, ovvero come integrare tutti i componenti della infrastruttura cloud in un ambiente sicuro.
Lo stesso Gartner mette in risalto questo punto sottolineando che entro il 2025 il 50% delle nuove implementazioni cloud sfrutterà “ecosistemi di dati” su infrastrutture e software coesi tra loro anziché su soluzioni puntuali integrate ad hoc. Motivo per cui è bene optare per un’integrazione resiliente e sicura, dal momento che - stando agli analisti Gartner - il 55% delle organizzazioni IT adotterà a breve soluzioni di questo tipo, consolidando il panorama dei fornitori del 40% e riducendo i costi e la scelta dei vendor.
Dunque, occorre fare il salto di qualità, ma con chi?
SaaS Model, tra lock-in e sicurezza dati: quali priorità
Data la stessa natura del loro core business, gli ISV sono “consumatori cronici di infrastruttura”: ciò significa che hanno bisogno di utilizzare le piattaforme cloud in maniera particolarmente intensiva.
Il rischio in questo tipo di fruizione full stack è ritrovarsi bloccati in un lock-in tecnologico una volta presa la decisione di cambiare fornitore cloud: una pratica che avviene di norma con alcuni grandi provider che offrono soluzioni basate su standard tecnologici proprietari. Nel momento in cui si decide di rescindere il contratto e ricostruire tutto il set di dati, di infrastrutture e applicazioni in un altro ambiente, ci si ritrova barricati all’interno di un perimetro da cui è complicato evadere se non con costi elevati.
Un ISV deve invece potersi garantire la possibilità di ricostruire tutto l’ambiente con estrema flessibilità e rapidità, motivo per cui è ideale che valuti diversi requisiti in un nuovo partner quali indipendenza, portabilità dei dati, livelli di sicurezza cloud e garanzia di compliance e SLA di altissimo livello.
La questione è piuttosto complessa, perché sono tante le variabili. In Europa, ad esempio, affidarsi ai servizi di grandi provider vuol dire correre il rischio di non essere al 100% aderenti alle normative in tema di sicurezza e privacy, poiché hanno spesso un’origine statunitense che li inserisce in un contesto normativo differente e meno stringente rispetto a quello europeo.
La miglior soluzione è dunque svincolarsi da queste logiche di unidirezionali in cui è solo il fornitore a dettare le regole del gioco per affacciarsi su un panorama di cloud provider più ampio e variegato possibile, che adottano tecnologie riproducibili su altri ambienti laddove necessario.