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I dati dell’osservatorio Polimi: a sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento europeo le aziende si attrezzano per le nuove norme. Alessandro Piva: “Un’impresa su due in Italia utilizza applicativi sulla nuvola, con un incremento del 36% rispetto al 2016”

Il 17% della spesa in Public & Hybrid Cloud in Italia, per circa 160 milioni di euro, è a supporto dell’intelligence del dato. E’ uno dei principali riflessi sul mercato italiano dell’imminente entrata a regime del Gdpr, la general data protection regulation che dovrà essere applicata da tutti i paesi Ue a partire dal 28 maggio 2018. E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service della School of management del Politecnico di Milano, giunto alla settima edizione, presentati questa mattina nel corso dell’evento “Cloud Transformation e GDPR: come farsi trovare pronti”: un’analisi dettagliata dei principali trend in atto a livello nazionale ed internazionale, oltre che un’analisi delle opportunità per imprese e Pubbliche amministrazioni.

Dal report emerge come la domanda di servizi a metà tra Cloud pubblico e privato, quindi l’Hybrid Cloudcresca a livello internazionale, con le soluzioni Cloud-based che giocano un ruolo sempre più essenziale nel monitoraggio delle applicazioni, nella difesa da potenziali Data Breach e Cyber Attack e nella garanzia della Business Continuity. Lo studio analizza i principali impatti del Gdpr sull’utilizzo di servizi Cloud, cercando di comprendere quali sono i passi che le aziende sono chiamate a fare per adeguarsi alle nuove misure.

Nello specifico del mercato italiano, l’evoluzione del contesto, dei servizi disponibili e l’avvio di percorsi di abilitazione ad hoc all’interno delle aziende negli ultimi 12 mesi ha portato ad un maggiore avvicinamento ai temi di Automation e Convergenza, Virtual Private Cloud e Public & Hybrid Cloud. Questi tre settori, secondo i dati dell’osservatorio, hanno fatto registrare una crescita del +10% (Automation e Convergenza, per un totale di 480 milioni di €), +16% (Virtual private Cloud, 520 milioni) e +24% (Public e Hybrid Cloud, 978 milioni), per un mercato che complessivamente si è avvicinato ai 2 miliardi di € (+18%).

“Quest’anno dalla ricerca è emerso che le Pmi si confermano in forte crescita nell’utilizzare applicativi in Cloud, infatti si è registrato un incremento del 36% rispetto al 2016: una media impresa su due, ormai, adotta almeno una soluzione in Cloud – afferma Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio – Questo è un segnale importante di apertura e fiducia nei confronti del Cloud che permette a queste aziende di accedere a tecnologie anche sofisticate allo stato dell’arte che altrimenti avrebbero per loro dei costi proibitivi”.

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