Qualche anno fa, Amazon ebbe un downtime di un’ora durante il Prime Day. Per quanto non sia stato possibile quantificare in modo preciso il danno subito, la stima più attendibile fu di circa 100 milioni di dollari di vendite mancate. In 60 minuti.
Per quanto il costo del downtime dell’eCommerce rappresenti uno stimolo verso strategie di business resilience, la digitalizzazione pressoché completa dei processi retail tocca anche molte altre fattispecie, non necessariamente legate agli ambienti virtuali (eCommerce) e neppure ai clienti. Si pensi, a titolo d’esempio, all’inventory management, a tutti i processi dei centri logistici e dei magazzini (picking, preparazione degli ordini, spedizione…), ai pagamenti, ai sistemi di self checkout in negozio oppure ai rapporti commerciali con i partner della supply chain.
Essendo il retail digitalizzato a tutti i livelli, business resilience è diventato sinonimo di protezione dei processi digitali contro qualsiasi fonte di rischio che ne possa minare la disponibilità e le prestazioni.
Business resilience per il retail: il business continuity plan
In un’era di digitalizzazione pervasiva, non può esistere business resilience senza un business continuity plan completo, articolato e preciso. La strategia adotta un approccio olistico nei confronti di tutte le fonti di rischio in grado di avere un impatto sulla continuità operativa degli asset fisici e virtuali, come sedi, negozi, centri logistici e store online. Vengono ovviamente valutate eventuali disruption sulla supply chain e tutto ciò che, a livello digitale, finisce per condizionare negativamente l’availability dei sistemi critici (applicazioni) e dei dati.
Strategia di backup e disaster recovery
Se il business continuity plan è finalizzato alla resilienza in senso stretto, e quindi al concetto di disponibilità, la strategia di backup e disaster recovery entra in azione di fronte a circostanze avverse ed è finalizzata a ripristinare dati e operatività nel minor tempo possibile (RTO) e con la minor perdita di dati (RPO). RTO ed RPO rappresentano i principali indicatori, i cui target vanno definiti in funzione del livello di criticità del dato o del processo sottostante. Il cloud rappresenta un valido alleato almeno per tre motivi:
- non richiede forti investimenti infrastrutturali;
- rende semplice la replica di dati verso data center geograficamente distanti (le tipiche Regioni e Aree di disponibilità degli hyperscaler);
- può contare su scalabilità virtualmente infinita e resilienza nativa.
Adozione del corretto modello cloud
Cloud è business resilience per definizione. Ma lo è ancor di più di fronte a scelte architetturali che tengano in massima considerazione proprio la continuità operativa. L’adozione di un modello ibrido e multicloud consente ai retailer di sommare scalabilità e resilienza dell’infrastruttura pubblica (di più provider) con il controllo di quella privata, ottenendo il massimo in termini prestazionali, di efficienza e di resilienza.
Cyber security integrata
Le minacce cyber sono in grado di minare la business resilience, a prescindere che si tratti di un errore interno o di un attacco in piena regola. L’adozione di un modello ibrido e multicloud determina notevoli benefici, ma rende anche più complicata l’architettura e amplia la superficie da difendere. Diviene allora strategico non soltanto affidarsi a paradigmi di difesa moderni e adatti all’era del cloud, ma anche a provider in grado di gestirli con competenze e strumenti allo stato dell’arte.
WIIT accompagna i retailer verso la business resilience
La digitalizzazione del retail apre molte sfide. L’IT diventa motore di innovazione, ma le architetture sono sempre più complesse e la business continuity difficile da garantire. WIIT è in grado di governare completamente il percorso di trasformazione digitale del retail abilitando proprio la business resilience. Perché non offre alle aziende solo asset nativamente resilienti, come il suo network di data center Tier 4, ma anche servizi dedicati alla business continuity dei processi critici, una governance efficace e proattiva delle infrastrutture dei clienti e servizi di cyber security integrati nel modello di servizio. Il tutto, con l’ulteriore beneficio per l’azienda di avere un unico interlocutore, solido e competente, per tutto il percorso di innovazione e di trasformazione digitale del proprio business.
