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Può il Cloud essere una fonte di opportunità per i CFO (Chief Financial Officer)? La risposta è sì, per una serie di ragioni. Ma cominciamo a vedere come sta cambiando il ruolo del direttore finanziario.

 

Il nuovo ruolo del CFO

Le aree di interesse nelle quali il CFO esercita le sue funzioni sono tante e si stanno arricchendo di ulteriori responsabilità che vanno oltre il controllo di costi, working capital, sourcing ecc. Ormai lo vedono sempre più coinvolto in un affiancamento degli altri C-level nella Governance dell’azienda e nella sua crescita tramite fusioni o acquisizioni, con un’attenzione a Tax Management e Compliance derivante dalla complessità del panorama fiscale e normativo nazionale e internazionale. Il CFO, inoltre, oggi è chiamato a operare in un’economia sempre più volatile nella quale sono determinanti fattori intangibili quali il capitale umano, l’eccellenza operativa e la Corporate Brand Reputation. Da qui l’esigenza di produrre report aggiuntivi su previsioni, sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa. Il tutto mentre l’innovazione digitale detta ogni giorno un nuovo passo, imprimendo velocità alle dinamiche classiche dei modelli di business da cui dipende il vantaggio competitivo stesso dell’azienda. Quale sia l’impatto della trasformazione digitale su questo insieme di compiti l’ha rivelato una recente indagine di AICPA (Association of International Certified Professional Accountants), l’istituto americano dei dottori commercialisti e revisori contabili. Per il 63% degli oltre 350 CFO intervistati si tratta di un impatto “dirompente”.

 

Digital e Cloud al servizio del Finance

Non si può parlare di digital transformation senza fare riferimento al Cloud, il paradigma di erogazione di risorse che traina il digitale. I nuovi servizi digitali, per poter essere erogati in maniera efficace infatti, necessitano di infrastrutture moderne ed affidabili che, se approntate on-premises, spesso implicano investimenti importanti che andranno ad impattare sul TCO (Total Cost of Ownership) dei dipartimenti IT. Il Cloud permette di invertire questa tendenza e riducendo il TCO e fornendo un modello di provisioning flessibile  - comprensivi di aggiornamenti, patch e nuove release - rispetto alle soluzioni tradizionali on-premises. A questo si aggiunge il saving sui costi di operations dell’infrastruttura  IT ordinaria e straordinaria, la semplicità d’uso, la sincronizzazione delle applicazioni che consente un’ottimizzazione delle attività aziendali eliminando duplicazioni e ridondanze. Nell’area Finance, proprio per la pluralità di competenze alla quale si accennava prima, è diventato vitale attingere a una vastità di dati, spesso da fonti disparate, in maniera veloce. Cosa che il Cloud è in grado di fare, abbattendo logiche a silos, cioè i compartimenti stagni, tra LoB (Line of Business). Se in passato, infatti, le informazioni venivano ospitate separatamente in CRM, ERP, database, Supply Chain Management installate in locale, adesso la nuvola non solo ha spazio in termini di storage potenzialmente infinito, ma possiede anche la capacità computazionale adeguata per mettere in relazione, estrapolare, sintetizzare e individuare scenari futuri realistici (Insight & Analytics). Una funzione, quella predittiva, alla quale l’intelligenza artificiale e gli algoritmi del machine learning stanno conferendo attendibilità crescente.

 

Più tempo per le attività strategiche e meno per gli upgrade

La Digital Trasformation applicata quindi al patrimonio informativo aziendale contenuto nei “vecchi” silos applicativi, che la nuvola rende fruibile e ordinato in tempi celeri, da un lato offre al CFO strumenti di analisi per leggere la complessità e fornire elementi strategici al governo dell’impresa, dall’altro lo può sollevare dalle attività ripetitive, quali contabilità e reporting, perché vengono automatizzate. Un po’ come accade per il personale IT, che viene liberato dalle incombenze a basso valore aggiunto che lo impegnano nella manutenzione, aggiornamento, backup dell’infrastruttura hardware e software.

Il Cloud applicato al Finance, perciò, offre soluzioni semplici partendo da un quadro complesso e disomogeneo.. Ma il beneficio forse più importante è la sua flessibilità in linea con le continue modifiche indispensabili a seguire l’evoluzione del mercato. Infatti, i processi tradizionali di sviluppo, implementazione e installazione dei software ormai hanno tempistiche incompatibili con quelle del business. Con il Cloud, invece, i periodi di avviamento in azienda risultano dimezzati rispetto a quelli richiesti per una installazione in modalità on-premises. Mentre vengono quasi annullati i tempi morti dovuti ad aggiornamenti o upgrade ricorrenti.

 

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