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Al giorno d’oggi quasi ogni compagnia è coinvolta, in qualche modo, nella tecnologia. Ciò comporta la necessità di avere una persona, il CTO, che si occupi di innovare strumenti e metodi di business, con un occhio all’ottimizzazione delle risorse. Il fatto è che più l’innovazione va avanti, più questo ruolo prescinde dalle sue tematiche classiche, valicando confini e finendo col gestire contesti in origine non considerati. Allo stato attuale, questa figura professionale è il punto di riferimento di un’azienda a vari livelli: dal marketing alle scelte strategiche, dalla sicurezza alla pianificazione e gestione.

Il costante mutamento negli ambienti lavorativi comporta la necessità, da parte dei Manager, di poter agire con un raggio di azione più ampio all’interno dell’organizzazione. La riduzione dei costi di produzione e l’apertura a scenari futuristici rendono più semplice il cambiamento dei paradigmi, con i CTO che devono, ora più che mai, prevedere i trend futuri. Come poter affrontare sfide del genere?

 

Accogli il cambiamento 

Intelligenza artificiale, apprendimento automatico, automazione. Conoscere non solo questi termini ma il modo con cui cambiano molti scenari produttivi è essenziale per il CTO del futuro. Si tratta di una necessità evidente sia per avere comprensione di ciò che rende tali applicazioni interessanti, sia per capire perché possono dare valore al business. Il know-how va oltre quello degli ingegneri, che semplicemente mettono in opera una decisione. Qui a scegliere sono proprio i Manager che, quasi in tempo reale, devono prevedere quale soluzione fa al caso specifico e trasferirne i presunti benefici all’organizzazione. Se fino a ieri la lotta era a favore della dematerializzazione, ora più che mai è rivolta all’introduzione di tecnologie dirompenti (come chatbot e algoritmi) che non godono ancora della notorietà che meritano.

 

Favorisci la personalizzazione

Come un lavoro di sartoria, il CTO ha il compito di capire come adattare la tecnologia al proprio contesto. Per risultare vincente non si può pretendere di usare le stesse piattaforme dei competitor, c’è bisogno di personalizzazione. Questo non vuol dire stravolgere un software, ma estrarre la sua parte migliore attorno alla quale costruire ciò che serve. In poche parole, un Chief Technical Officer deve sapersi guardare intorno, evidenziare i punti di forza delle soluzioni concorrenti e, se possibile, studiare come integrarle nei processi di business.

 

Scrutatori dell’avvenire

La parte più difficile è capire dove sta andando il mercato e cosa vogliono i clienti, con la necessità di fornire un ritorno sull'investimento dimostrabile e miglioramenti nei flussi tramite le varie implementazioni. Mentre spetta al CEO guidare la cultura, il CTO deve portare il messaggio che quella intrapresa è la direzione giusta, il percorso che porterà l'azienda al livello successivo. E spesso ciò può significare assumere, licenziare, ridistribuire e rimodulare le risorse.

 

La fase della trasformazione

Nella sua rapida ascesa al potere, il CTO ha attraversato 5 fasi. Nella prima, è stato responsabile della fattibilità tecnica delle idee di prodotto, suggerendo e convalidando piattaforme e tecnologie, definendone la costruzione o l’acquisto e, in generale, sperimentando nuove strade. Nella seconda ha assunto un ruolo più tecnico, a cavallo tra il marketing e il Product Manager. Nella terza, il focus si è spostato sul monitoraggio delle attività, ottimizzazione, sicurezza e architettura per finire poi, nel quarto stage, alla definizione della cultura aziendale, alla spinta verso l’innovazione e all’introduzione di nuovi tool applicativi. Il quinto passo è il suo ingresso nei processi decisionali, poco sotto la figura del CEO per quanto riguarda capacità e carisma.

La prossima fase, quella che timidamente si affaccia dietro l’angolo, contempla la trasformazione del soggetto portatore di un singolo know-how a personalità dalla conoscenza più ampia che va dai tecnicismi informatici, allo studio della concorrenza e degli strumenti più utili al proprio scopo. In questo senso, l'obiettivo è allenare una visione a lungo termine, quale continua ricerca e analisi delle tendenze, volte al mantenimento del vantaggio competitivo attraverso l'uso della tecnologia.

 

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