Categorie: Cloud

La corretta definizione dei costi del cloud è una delle sfide più complesse per le organizzazioni, pubbliche o private che siano, alle prese con l’introduzione di modelli di IT management basati sulla logica as-a-service. Non si tratta solo di scegliere l’offerta più in linea con le esigenze dei propri utenti e dei propri processi, né di includere nei contratti che si stipulano con i provider le giuste clausole per massimizzare l’efficacia dell’investimento. Occorre anche saper prevedere i costi del cloud sotto il profilo della gestione, quando le soluzioni attivate saranno, cioè, a regime.

Gli strumenti che possono aiutare le imprese a contenere i costi del cloud

Oggi tutto questo è possibile, grazie all’utilizzo di tool applicativi di monitoraggio, che accrescono la visibilità delle operations, aiutando le organizzazioni non solo a prendere decisioni più rapide e proattive, ma anche a distribuire in modo più puntuale responsabilità e risorse.

Sono essenzialmente due le categorie di strumenti che si possono attivare per affrontare questo tema:

  • quelli offerti dal cloud provider, che non sempre però sono in grado di fornire una visione a 360 gradi del parco applicativo in sistemi hybrid e multi cloud;
  • quelli interni, che hanno lo svantaggio di richiedere competenze tecniche specifiche e un presidio puntuale dell’evoluzione dell’offerta dei cloud provider.

Le buone pratiche per il contenimento dei costi del cloud sono diverse, e attengono ognuna ad aree specifiche dello stack tecnologico su cui si basa la fornitura. Si parte dall’ottimizzazione automatica dei servizi sulla base dell’effettivo consumo delle risorse e dal monitoraggio continuativo dell’utilizzo di servizi e utenze, passando a sistemi di spegnimento automatico dei servizi negli orari in cui non sono utilizzati, e arrivando all’introduzione di meccanismi di scale up e scale down automatico finalizzati all’allocazione di tutte e sole le risorse necessarie a sostenere l’effettivo carico di lavoro.

Si tratta comunque di approcci tutto sommato basilari, ed è evidente che solo integrando i vari fattori si potrà raggiungere il massimo efficientamento possibile dei costi del cloud. Eppure, nonostante, questo, quasi il 40% delle aziende non ha ancora implementato alcuna di queste strategie.

A rivelarlo è l’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, che, nel report 2022-2023, evidenzia il modo in cui le imprese italiane stanno affrontando queste nuove complessità.

Fig. 1 – Le strategie di contenimento dei costi di consumo dei servizi cloud. Campione: 120 grandi imprese.

 

Stragie di contenimento costi Cloud

 

Fonte: Osservatorio Cloud Transformation - La gestione dei costi del Cloud:nuove complessità e leve strategiche a supporto

 

Contenere i costi del cloud: serve una reingegnerizzazione dell’IT financial management

Il vero problema, però, non è tanto l’assenza di queste best practice, quanto il fatto che, come accennato, parliamo di azioni e soluzioni che, per essere realmente efficaci nel lungo termine, devono essere accompagnate da una profonda revisione dei processi aziendali. Tra le leve strategiche prese in considerazione dall’Osservatorio, infatti, quella tecnologica risulta essere determinante per le grandi organizzazioni che hanno avviato un processo di cambiamento del modello di gestione dei costi del cloud. Ma il punto è che ciascuna azione dovrebbe essere sostenuta attraverso la reingegnerizzazione del processo di IT financial management secondo nuovi paradigmi collaborativi.

Uno di questi è il FinOps, un metodo di gestione e ottimizzazione finanziaria focalizzato sui costi del cloud che punta a far convergere i vari dipartimenti aziendali nell’ottica di condividere necessità, elementi di attenzione e obiettivi così da favorire l’individuazione dei margini di efficientamento in modo dinamico. In base, cioè, all’effettivo utilizzo delle risorse. Sono soprattutto i team di ingegneria, finanza, IT e business quelli chiamati a mettere a fattor comune i driver che determineranno di volta in volta la scelta delle leve da attivare.

Che cos’è il FinOps?

“FinOps – termine che nasce da una contrazione dei termini Finance e DevOps – è una disciplina di gestione finanziaria del cloud e una pratica culturale, che aiuta i team di ingegneria, finanza, business e tecnologia a massimizzare il valore aziendale, collaborando su decisioni di spesa basate sui dati.
L'obiettivo del FinOps va oltre il semplicemente risparmio e punta a generare ricavi aiutando i team interdisciplinari a collaborare per fare le scelte migliori in termini di prestazioni, qualità e costi nelle decisioni di investimento ed esecuzione della tecnologia, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo del cloud. L'idea è che un'azienda prenda le decisioni di investimento migliori, non solo quelle a costo più basso.”

Fonte: FinOps Foundation e TechTarget.

 

I dati del report del Politecnico mostrano però organizzazioni ancora poco propense a promuovere meccanismi di collaborazione interna e condivisione di responsabilità in merito all’allocazione dei costi del cloud: addirittura nel 58% dei casi analizzati dall’Osservatorio, la gestione dei servizi cloud e l’attribuzione dei relativi costi rimangono centralizzate nell’IT.

Fig. 1 – Il modello prevalente di gestione dei servizi Cloud e di attribuzione dei costi adottato dalle organizzazioni. Campione: 120 gradi imprese.

Modello di gestione dei costi cloud

Fonte: Osservatorio Cloud Transformation - La gestione dei costi del Cloud:nuove complessità e leve strategiche a supporto

 

Operare questa trasformazione vuol dire anche fare leva anche sulle expertise del cloud provider per agire sia sui processi, così da migliorare l’allineamento tra le diverse aree organizzative coinvolte, sia sulle competenze, favorendo l’introduzione o lo sviluppo di professionalità legate al paradigma FinOps e in generale alla gestione finanziaria dei servizi cloud.

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