Pharma cloud adoption è la risposta alle crescenti esigenze di capacità di calcolo, prestazioni, flessibilità, sicurezza e resilienza manifestate dall’industria farmaceutica moderna.
Nel pharma, l’adozione del cloud è sempre stata rallentata dalla stringente normativa di settore. Molte imprese del comparto – solitamente grandi aziende con significative capacità produttive e investimenti in ricerca – hanno già adottato il cloud ma raramente a supporto dei processi core, che dalla produzione si estendono alla logistica, alla gestione della supply chain fino alla ricerca.
Posto che la normativa non obbliga le aziende alla gestione in-house dei processi mission-critical, tutto ciò si trasforma in un limite competitivo non da poco, soprattutto in un’era in cui il cloud possiede – se correttamente progettato, implementato e gestito – caratteristiche di resilienza superiori rispetto alle infrastrutture interne.
Come si articola un progetto di pharma cloud adoption, e in che modo WIIT accompagna i propri partner in un percorso efficace? Abbiamo identificato 5 step fondamentali.
Il primo passo è l’assessment. Come anticipato, le aziende che operano in questo comparto sono solitamente gruppi internazionali, grandi e molto complessi. Rilevare i processi core, mapparli e, soprattutto, comprendere come vengano erogati – con quali sistemi, piattaforme e infrastrutture, è un’attività molto complessa ma, al tempo stesso, determinante per il successo del pharma cloud adoption.
Un progetto di cloud adoption non opera in termini di sistemi, applicazioni e risorse, ma di processi. È il processo che deve essere identificato, mappato, compreso e su di esso disegnata una soluzione (comprensiva di tutta l’abilitazione tecnologica) in grado di sfruttare tutte le potenzialità del cloud.
In questa fase, WIIT accompagna i propri partner nella scelta del miglior modello architetturale in funzione delle proprie esigenze e della conformità con la normativa e le policy in essere. In una buona percentuale di casi, il modello ideale è quello ibrido, che a fronte di un’elevata complessità architetturale concilia altissimi livelli di controllo – tipici dell’infrastruttura privata – con la scalabilità virtualmente infinita della componente pubblica.
Definito il modello, si procede con il design vero e proprio dell’architettura, in funzione dei requisiti e delle esigenze specifiche del partner. A tal fine, WIIT mette a disposizione delle imprese non soltanto competenze specialistiche dedicate, ma anche infrastrutture proprietarie a supporto della componente privata del modello cloud: il network di data center certificati Tier IV (Uptime Institute) è l’esempio più eloquente.
Al design seguono l’implementazione e la gestione continua della soluzione sulla base dei livelli di servizio definiti precedentemente. Facendo affidamento su competenze dedicate, WIIT è in grado di governare centralmente qualsiasi architettura e soluzione, in modo del tutto indipendente dalla sua complessità.
Oltre a ispirarsi ai principi di sicurezza by design, WIIT integra nella propria offerta un servizio di security as-a-service, fondamentale in un’era contraddistinta dalla moltiplicazione delle minacce informatiche e delle (potenziali) vulnerabilità. Negli ultimi anni, proteggere i dati si è trasformata in una continua sfida tra chi attacca e chi difende che, se da un lato favorisce l’innovazione, dall’altro richiede servizi di monitoring h24 erogati da personale specializzato e continuamente aggiornato su minacce e segnali meritevoli di attenzione. In tal senso, il servizio di security as-a-service è il degno completamento di un percorso di pharma cloud adoption in grado di modernizzare e rendere resiliente un intero comparto industriale.